Resident Evil 3 Remake: la nostra recensione.

L’attesa per questo capitolo della Saga di Resident Evil in versione Remake era abbastanza alta; basta pensare che uscito ieri 3 Aprile e finito di installare meno di 24 ore fa abbiamo già completato il gioco e ci accingiamo a farne una recensione. Premettiamo che la nostra recensione di Resident Evil Remake si basa sulla versione per Playstation 4 ed eviteremo di fare inutili (a nostro avviso) tecnicismi grafici e di motore del gioco. In fin dei conti per poter entusiasmare chi lo gioca, un qualsiasi videogioco, deve per prima cosa divertire e valere il prezzo dell’acquisto.

Iniziamo con il dire che la difficoltà di questo capitolo della serie è molto bassa se giocato con la modalità normale, abbastanza ridicola se affrontata in modalità semplificata.

Rispetto al Remake del capitolo 2 questo remake ci ha offerto una prima run (partita dall’inizio alla fine del gioco) completata in 5 ore lineari. 23 i salvataggi effettuati in totale e B la valutazione finale ottenuta.

Non siamo stati a cercare tutti i pupazzetti o le armi nascoste (se mai ne esistono) ma abbiamo affrontato il gioco con l’unico obiettivo di competarlo e finirlo nel minor tempo possibile senza prendere scorciatoie di sorta.

Per due volte abbiamo impersonato i panni di Carlos, il cui controllo non inficia minimamente sulla giocabilità (non fa alcuna differenza rispetto alla protagonista Jill, quando dobbiamo impersonare Carlos), senza patire alcuna sorta di stordimento da cambio personaggio.

Il gioco è abbastanza lineare, come l’originale, scorre bene e si riesce a comprendere la trama fino in fondo; consigliamo di leggere i documenti sparsi per il gioco al fine di poter capire alcune sottigliezze della trama e risolvere alcuni (due a dir tanto) enigmi del gioco; questi più che altro si limitano alla scoperta della combinazione di alcune casseforti e lucchetti disseminati lungo il gioco.

La parte in cui esploriamo la stazione di polizia di Racoon City è abbastanza rapida e si basa più sull’azione che sull’esplorazione di aree. Bella invece la parte delle fogne, qua il gioco secondo noi esprime tutto il suo potenziale.

Nemesis ci inseguirè per il 30% del tempo di gioco, senza però costringerci mai ad una fuga fine a se stessa.

In sostanza questo capitolo merita a nostro parere un voto inferiore rispetto al Remake di Resident Evil 2 e soprattutto di Biohazard 7 che, per le innovazioni introdotte, è sul gradino più altro del podio per quanto riguarda la serie di Resident Evil.

Insomma, il gioco in se offre qualche bello spunto, ma se paragonato agli altri non ci ha entusiasmato più del dovuto.